DAVE BALL
I'VE ALWAYS WANTED TO DRIVE ACROSS AMERICA (2016)
Video game installation (video game + soundtrack), variable length.
I’ve Always Wanted to Drive Across America (Ho sempre voluto guidare attraverso l’America) è un’installazione interattiva che include una versione giocabile del videogioco Desert Bus (1994), accompagnata dalla voce dell’artista descrive a memoria i suoi viaggi all’estero. Celebrato come il videogioco più noioso di tutti i tempi, Desert Bus (1994) è un simulatore di guida cult il cui obiettivo consiste nel guidare lungo una strada interamente dritta da Las Vegas, Nevada a Tucson, Arizona in tempo reale. Non succede mai niente e non c’è niente da vedere durante il viaggio di otto ore – solo un deserto di pixel senza fine. La ricompensa per questa impresa titanica corrisponde a un punto. Con un tono monotono e insieme ipnotizzante, la voce narrante descrive le prime vacanze d’infanzia dell’artista, concentrandosi in particolare sugli interminabili viaggi in traghetto, aereo e auto. Momenti di delusione, noia o confusione sperimentati da narratore sono descritti con dovizia di particolari, mentre l’attrattiva principale delle rispettive destinazioni è appena menzionata. Man mano che l’artista raggiunge l’età adulta i viaggi si fanno sempre più ripetitivi, e, ad eccezione di una serie di episodi sfortunati, diventano sempre più difficili da ricordare.
I've Always Wanted to Drive Across America is an installation featuring a playable version of a video game titled Desert Bus (1994), accompanied by spoken-word soundtrack in which the artist describes from memory every overseas trip he has ever ever made. Known as the most boring video game ever developed, Desert Bus is a cult driving simulator in which the aim is to drive along an entirely straight road from Las Vegas to Tucson in real time. Nothing ever happens, and there is nothing to see during the 8-hour journey - just an endless pixelated desert. The reward for completing the journey is one point. The audio begins with the artist talking about his first childhood holidays abroad, focussing in particular on endless journeys by ferry, plane, and car. Moments of disappointment, boredom or confusion experienced during the trips are described in great detail, while the conventional attractiveness of the destinations is barely mentioned. As they move into adulthood the trips become more and more repetitive, and, aside from a series of unfortunate mishaps, increasingly difficult to remember.
DAVE BALL (U.K)
Nato nel 1978 in Inghilterra, Dave Ball è un artista che vive e lavora a Berlino e nel Galles. Dopo aver ottenuto un Master of Arts presso il Goldsmiths College di Londra e una Laurea presso la University of Derby, oggi sta lavorando a un Dottorato presso la Winchester School of Art. Il tema della sua dissertazione è la funzione dell'assurdo all'interno dell'arte contemporanea. Ball è rappresentato dalla Galleria Art Claims Impulse di Berlino. Tra le sue esibizioni più recenti citiamo Global 3000, Berlino, 2016; Polyphonies, Optica, Montreal, 2015; Picaresque, Ha Gamle Prestegard, Stavanger, Norvegia, 2014; A to Z: From Aardvark to Axle (solo), Galerie Art Claims Impulse, Berlin, 2013; To Make the Improbable, Saint-Jean-Port-Joli, Canada, 2013; Be Our Guest, Oriel Davies, Galles, 2013; Stranded Travelers, Atelier 35, Bucharest, Romania, 2013; Making Mirrors, NGBK, Berlino, 2011; The Dump: Recycling of Thoughts, Laznia Centre for Contemporary Art, Gdansk, Polonia, 2010; Field Broadcast, Wysing Arts Centre, Cambridgeshire, Regno Unito, 2010; Artsway Open 09, Artsway, Sway, Hampshire, Regno Unito; How to Live (solo), Galerie Art Claims Impulse, Berlino, 2008.