JODI

Photos: installation view at Espace multimedia ganter, Bourogne, France.

UNTITLED (STREET LEGAL) (2004)

Digital video, color, sound, 16'

Opera machinima sperimentale ambientata all’interno del gioco di corse open-world tridimensionale Street Legal, questo video sembra essere il risultato di un curioso errore. A uno sguardo superficiale, infatti, pare il risultato di un’interazione sballata da parte degli artisti: il veicolo “controllato” dal giocatore svolta bruscamente, accelerando e frenando insieme, formando una spirale teoricamente perfetta e producendo dei segni sull’asfalto virtuale. La sgommata diventa dunque una pratica creativa. Questo folle itinerario viene improvvisamente interrotto dall’apparizione del traffico gestito dal computer con cui il veicolo si scontra ripetutamente, alterando la traiettorie delle sgommate. Il risultato finale ricorda la tradizione strutturale del film d’avanguardia, anche se in questo caso il risultato dei movimenti perfettamente eseguiti è viziato dagli incidenti digitali generati a caso e inscritti nel codice del gioco. Oltre al puro piacere visivo, ipnotico, mesmerizzante – per tacere dello stridio incessante dei pneumatici – quest’opera rappresenta una speculazione bizzarra sulla pre-determinazione e sul caso nei mondi perturbanti dei videogiochi.

A work of experimental machinima set within the open-world 3D racing game Street Legal, this video looks and sounds as if its creators accidently sat on the video game controller: as the player's vehicle sharply turns, accelerates, and brakes at the same time, it creates a theoretically perfect spiral while generating skid marks upon the virtual terrain. And yet the pattern is interrupted by the appearance of computer-controlled additional traffic with which the vehicle awkwardly collides, interrupting and altering the trajectory of the digital donuts. The result is analogous to the structural tradition of avant-garde film, only one in which the result of perfectly executed instructions is thwarted by the inherent vice of randomly-generated digital incident inscribed within the game's code. In addition to the pure, hypnotic visual pleasure the piece provides (alongside the incessant screech of tires), this work offers playful speculation on determination and chance within uncanny virtual worlds.

 

 

JODI (BELGIUM AND THE NETHERLANDS)

Provocatori indefessi, pionieri della net.art, JODI sono attivi sulle scene dalla prima metà degli anni Novanta. JODI (Joan Heemskerk e Dirk Paesmans) sono stati tra i primi artisti ad indagare, manipolare e sovvertire i protocolli, il funzionamento e le convenzioni della rete, dei programmi per computer e dei videogiochi. Sabotando il linguaggio di questi sistemi – dalle interfacce ai comandi, dagli errori al codice tout court – JODI produce interventi digitali estremi che destabilizzano il rapporto tra la tecnologia informatica e i suoi utenti, creando una nuova estetica digitale. Le origini di JODI risalgono al 1994. Joan Heemskerk è nato nel 1968 a Kaatsheuvel, nei Paesi Bassi mentre Dirk Paesmans è nato nel 1965 a Bruxelles, in Belgio. Heemskerk e Paesman hanno frequentato il leggendario laboratorio di arti digitale CADRE della Silicon Valley presso la San José State University di San José, in California; Paesmans ha studiato con Nam June Paik alla Kunstakademie di Düsseldorf. Le opere di Jodi sono generalmente fruibili online. Tra le loro mostre personali spiccano INSTALL.EXE a Eyebeam, New York, diventata itinerante [plug–in], Basilea e BüroFriedrich, Berlino; Computing 101B a FACT Centre, Liverpool, in Inghilterra. Le loro opere sono state esibite inoltre al Centre for Contemporary Art, Glasgow; Kunstverein di Bonn; Stedelijk Museum, Amsterdam; Zentrum für Kunst und Medientechnologie, Karlsruhe, Germania e Documenta X, Kassel, Germania, tra gli altri. Heemskerk e Paesmans vivono e lavorano nei Paesi Bassi.

 

 

Internet provocateurs JODI pioneered Web art in the mid-1990s. JODI (Joan Heemskerk and Dirk Paesmans) were among the first artists to investigate and subvert conventions of the Internet, computer programs, and video and computer games. Radically disrupting the very language of these systems, including interfaces, commands, errors and code, JODI stages extreme digital interventions that destabilize the relationship between computer technology and its users. JODI was formed in 1994. Joan Heemskerk was born in 1968 in Kaatsheuvel, The Netherlands. Dirk Paesmans was born in 1965 in Brussels, Belgium. Heemskerk and Paesman both attended Silicon Valley's electronic arts laboratory CADRE at San Jose State University in California; Paesmans also studied with Nam June Paik at the Kunstakademie in Dusseldorf. JODI's works are typically seen online. Their solo exhibitions include INSTALL.EXE at Eyebeam, New York, which toured to [plug-in], Basel, and BuroFriedrich, Berlin; and Computing 101B at FACT Centre, Liverpool, England. Their works have also been exhibited at Centre for Contemporary Art, Glasgow; Kunstverein Bonn; Stedelijk Museum, Amsterdam; Zentrum fur Kunst und Medientechnologie, Karlsruhe, Germany, and Documenta X, Kassel, Germany, among others. Heemskerk and Paesmans live and work in The Netherlands.